FME Education: innovare in aula, nuovi metodi e spazi per l’apprendimento
Si sente spesso parlare di innovare in aula per rispondere alle sfide dell’evoluzione sociale, tecnologica e culturale dell’epoca contemporanea. Nuovi approcci e nuove soluzioni che rappresentano il motore del progresso e della trasformazione in numerosi ambiti della società. Questo è vero anche nel settore scolastico: da alcuni anni, infatti, si parla sempre più di innovazione didattica per un apprendimento più efficiente e al passo con i tempi. Un obiettivo che FME Education ha fatto proprio grazie a un focus particolare su contenuti e piattaforme coinvolgenti e stimolanti.
Innovare in aula cosa vuol dire?
Ma cosa intendiamo per innovazione didattica? Da un lato metodi in continua evoluzione e miglioramento dell’esperienza vissuta da chi studia, dall’altro valorizzazione del ‘saper essere’ oltre che del ‘saper fare’. Tale concezione attinge a piene mani dall’approccio laboratoriale allo studio, ovvero attività pratiche ed esperienziali che mettono in primo piano l’interazione e la partecipazione.
L’innovazione a scuola si realizza, inoltre, con nuove metodologie da affiancare alle lezioni classiche. Spazio, ad esempio, all’apprendimento cooperativo (o cooperative learning in area anglosassone) per apprendere i contenuti disciplinari e sviluppare parallelamente abilità e competenze importanti nella vita sociale quali l’interazione, l’aiuto reciproco e lo scambio di conoscenze. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone la cosiddetta ‘classe capovolta’ (o flipped classroom in inglese), un metodo di insegnamento invertito rispetto alle modalità tradizionali. Viene così promossa l’acquisizione delle conoscenze di base ancor prima di recarsi in classe, solitamente attraverso video, letture o altri materiali didattici, per poi applicare le conoscenze in aula. Anche in questo caso si favorisce l’interazione, il lavoro di gruppo e la partecipazione.
In tale trasformazione sono coinvolti anche gli spazi: si pensi, ad esempio, alle sperimentazioni del cosiddetto apprendimento ibrido, approccio che combina modalità tradizionali in aula con quelle legate al digitale. Ne derivano programmi scolastici in cui gli spazi fisici e quelli virtuali si fondono per incrementare le opportunità a disposizione. A livello nazionale sono diversi gli esperimenti già riusciti e confermati per il prossimo anno scolastico.
Innovazione, dunque, per soluzioni di apprendimento più efficienti e al passo con i tempi. Verso gli stessi obiettivi guarda anche FME Education fin dalla sua nascita nel 2013: dieci anni in cui l’esperienza dell’Editore si è sempre più specializzata attraverso contenuti digitali innovativi per la formazione. Al centro l’interazione, la tecnologia e la creatività di chi studia.